KOTODAMA è online!

«Attraverso queste poche pagine, speriamo di riuscire a trasmettere quello che è il vero significato di kotodama e di poter dar voce a un Giappone nascosto, troppo spesso in ombra.»

Muove ufficialmente oggi i suoi primi passi Kotodama, la fanzine a cadenza trimestrale dedicata interamente al Giappone.

Il progetto che ha portato all’uscita di Kotodama, ci racconta Carmen Borrelli, è nato in un pomeriggio d’agosto dopo una telefonata con Dafne Borracci, che assieme a Carmen ricoprirà poi il ruolo di direttrice editoriale. Se le idee erano ancora alle fasi iniziali e la direzione da prendere era ancora incerta, l’intento invece era già chiaro: portare lì fuori un Giappone diverso ed esplorarlo a 360 gradi.

E con questa intenzione, le loro idee, a più di 10.000 km di distanza, hanno preso finalmente forma. Il nome della rivista non poteva che essere più appropriato: da koto “parola” e dama “spirito”, Kotodama significa, quindi, lo “spirito delle parole”.

La fanzine avrà una cadenza trimestrale e ogni volta ruoterà intorno a un tema diverso. Quello scelto per il numero zero è il femminismo.

Una tematica che già a partire dalla copertina, grazie alla bellissima illustrazione rivisitata da Giorgia Lombardo, sottolinea fortemente la volontà di ritrovare le tracce di quel solco profondo lasciato in precedenza da un altro gruppo di donne, che nei primi del ‘900 fondò la prima rivista letteraria femminista in Giappone. L’omaggio che infatti apre la fanzine è a Seitō (青鞜), Calze blu, fondata nel 1911 da Haru Raichō Hiratsuka, Yasumochi Yoshiko, Mozume Kazuko, Kiuchi Teiko, and Nakano Hatsuko.

A partire da questa tematica, le redattrici ci accompagnano in un viaggio autentico e appassionato in un paese di cui tantissimi sono ancora gli aspetti da scoprire così come molti i preconcetti da demistificare. Proprio in virtù di questo, gli articoli presentati affrontano gli argomenti più disparati: si passa dalla letteratura alla vita quotidiana, dal bento alla poesia, dalle traduzioni inedite al cinema.

E lungo la strada non mancheranno i compagni di percorso. Ospiti speciali di questo primo numero sono infatti Marianna Zanetta, editrice di Inari Books, e Asuka Ozumi, traduttrice di “Black box: cronaca di uno stupro” di Itō Shiori.