Il primo bacio del sole
L’abbiamo vissuto
Nel gelo di paure artificiali
Mentre crisalidi, nidi e fiori
Componevano un quadro perfetto:
Il nostro giardino.
L’odore che tanto cercavi, gli aranci
Il profilo elegante delle calle
Le gialle Rime della primavera
Le zagare
E i loro profumi
Si spargono nel vuoto di un passo sbilenco:
Il nostro cammino.
Pensarti è esercizio d’evasione
Da queste reti, da questi strepiti
È la schiusa delle rose dalla stretta del vento
È il tempo migliore
Che illudo Per sentirti vicino.