FINCHE’ MORTE NON CI SEPARI
Orfeo

Mi volterò
Perché qui non è il tuo posto
Girerò il volto
Fisso nei tuoi iridi castani
Mi volterò, mia Euridice
Sceglierò di accarezzarti
Con mani spettrali
Ho cantato le Muse
E tu sei la mia splendida voce

Ma mi volterò, Euridice
Perché io e te canteremo
Per l’eternità

E se la morte non ha fermato
Il mio cantore
Sta’ certa che non bloccherà
Nemmeno l’amore

DIFESA
Medusa

Un pesante fardello
Dobbiamo portare
Per l’amore strappato
Dalle violente onde del mare

Vorrei guardarti, Perseo
E non avere paura delle tue mani

Ma già in troppe hanno toccato
Il mio corpo
Già due possenti dita han sollevato
Il mio mento

Vorrei guardarti, Perseo
Ma ho paura che sia tu
A non fermarti dal farlo

CASTITÀ
Didone

Il vento spinge le vesti
Che tanto un amato
Ha provato a sfilare

Io le stringo
Sul candido seno
Sfigurato
Prima da frecce
Poi da lame

La pelle si spezza
Su un fuoco
Che l’aria stessa
Più volte spegne

L’amore è il peggior reato
Che queste forti membra
Hanno sciolto

Dov’è Enea? Dov’è?
Ma non importa davvero

Io ho spirato nel mio
Stesso peccato
Lui non conosce più
La mia voce

INVERNO
Persefone

Che mi perdoniate
Se nel tempo di mezzo melograno
Provate il freddo
Ch’io sento ogni volta me ne vado
O sto con voi, non fa differenza
Il mio animo è scuro come campo bruciato
La pioggia cade su briciole di assenza
Nemmeno pregare stavolta è bastato

Irene Mascia, autrice della raccolta di poesie “Il Silenzio – Storia d’Amore tra Me e Me Stessa”, crede nella poesia come arma per cambiare il mondo. Ha fondato il blog di poesia ed attivismo “Momenti DiVersi”, scrive per il periodico locale “Articolo 16”; collabora con l’Associazione Culturale Poesie Metropolitane.