Cos’è l’𝗢𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗟𝗲𝘀𝘀𝗶𝗰𝗼 𝗣𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲?
Sulla scia dall’esperimento letterario di Raymond Queneau e François Le Lionnais, fondatori nel 1960 dell’OuLiPo, abbiamo ideato una serie di giochi letterari con i quali sperimentare e conoscere nuove tecniche di scrittura, esplorando le potenzialità creative di chi ama scrivere, di chi è in cerca di ispirazione e di chi vuole anche solo entrare in contatto con una realtà letteraria dinamica e orizzontale.

Per il secondo appuntamento con l’Officina il gioco scelto è stato La clessidra: scrivere un componimento utilizzando nel primo verso tutte e cinque le vocali e cinque parole (non contando i connettori), nel secondo verso quattro vocali e quattro parole e così via fino ad un sesto verso privo di ognuna delle vocali. Al settimo verso si ricomincia all’inverso, aggiungendo man mano una parola e una nuova vocale fino a ritornare a cinque.

Un dubbio in un giro di clessidra

Nera schiena del tempo oltremodo si curvò,
come domanda ferma si instillò,
opprimendo lo scriver lettere
note, come?
Bene
N.B.
Bene?
Dici bene?
Non so se effettivamente conviene
dirlo con un dubbio che, con certe bizze,
ecco che subito la penna in frantumi spezza.

ANDREA MANZILLO

 

La stanza alla fine del giorno dopo 

Abbracciarsi e poi urlare, ancora, ininterrottamente

Nella stanza soleggiata di rosso
Ancora tanto stanchi
Ancora troppo
Intimi
1+1
Timidi
Parlano, possono
Braccia, ora arti
Lasciati al sole ancora caldo

Lunghi momenti attraversati da aria fresca.

AMEDEO DE PALMA

 

Senza titolo
Campana suona, altalena leggiadra vola!
Vola su,  corda spezzata.
Serpente velenoso sfuggente
Vuol suo
Po.
*Splsh*
“Lì!”
“Va lì!”
“C’est la vie”
Nel Po, serpente volava.
Sopra una campana, serpente atterrò!

DAVIDE GARGIULO